-

COMUNITA' MONTANA DEI MONTI REVENTINO - TIRIOLO - MANCUSO

-

GLI ITINERARI

Per conoscere questo splendido territorio bisogna immergersi nelle sue foreste, lungo le pendici e le vette del monte Reventino, del monte Mancuso e di tutta la corona di cime del lato sud del pianoro di Decollatura. 
Suggestivi percorsi sono costituiti dal greto dei fiumi: lungo gli alti corsi dell'Amato e del Corace, nella valle dei mulini nel tratto dell'Amato tra Tiriolo, Miglierina e S.Pietro Apostolo, nella faggeta di monte Condrò presso Serrastretta, sul circuito a nord dell'abitato di Soveria Mannelli e di Decollatura.
Questa Comunità Montana si è distinta per la progettazione e la realizzazione di un'ampia rete di sentieri. 
Oltre alla segnaletica accuratamente disposta grazie alla quale non v'è difficoltà per l'orientamento, l'escursionista troverà numerose aree attrezzate, fonti, piccoli rifugi, pannelli esplicativi.  Gran parte dei percorsi seguono stradelle in terra battuta, sono di breve durata e quindi accessibili anche al camminatore meno allenato ed ai bambini. Tuttavia i numerosi collegamenti fra di essi consentono spesso l'elaborazione personale di itinerari più lunghi e quindi soddisfacenti anche per l'escursionista più esperto ed esigente. 
Infine nei pressi di Tiriolo transita il Sentiero Italia che in questo tratto attraversa l'Istmo di Catanzaro, il punto più stretto d'Italia, spartiacque tra il Tirreno e lo Jonio.

PERCORSI

1) Percorso S. Maria-Reventino  - "Delle Cinque Cime" 
Prende avvio in prossimità della frazione di S. Maria di Sambiase e si inerpica su fondo in terra battuta fino a raggiungere la vetta di Monte Reventino. Si sviluppa lungo un crinale sul quale spiccano le cime di S. Maria, Monte Faggio, Monticello del Pubblico, Monte Tamburino. 
Splendido il panorama che si può ammirare per lunghi tratti e in particolare dal Monte Reventino. 

2) Percorso S. Pietro Apostolo-Fiume Amato  - "Dei Mulini"
Ripercorre una antica mulattiera utilizzata dagli abitanti del paese per raggiungere i mulini posti lungo le rive del Fiume Amato. II percorso si caratterizza sia per il sentiero con fondo in pietra che scende tra due muretti a secco, sia per la rigogliosa vegetazione di ripa, che per gli opifici che ancora mantengono intatti la loro struttura architettonica. Nelle trasparenti acque del fiume Amato diffusa è la pesca alla trota. 

3) Percorso Castagna-Corazzo - "Madonna di Corazzo"
Dall'antico borgo di Castagna si scende verso il Corace lungo i bordi del quale si ergono i ruderi dell'antica abbazia cistercense del Corazzo in cui soggiorno' Gioacchino da Fiore, abate citato da Dante nella Divina Commedia. Piacevoli la campagna circostante e le passeggiate lungo l'alveo del fiume. 

4) Percorso Gimigliano-Madonna di Porto"
Si sviluppa lungo un antico viottolo utilizzato dai pellegrini per raggiungere il Santuario dedicato alla Madonna di Porto che sorge in prossimità del fiume Corace in una suggestiva vallata ricoperta da castagneti. 
Il percorso é costellato da icone votive, alcune di pregevole fattura. Consigliabile la visita al caratteristico centro storico di Gimigliano e l'escursione tra i monti col trenino della Ferrovia della Calabria. 

5) Percorso Gimigliano-Fiume Corace - "Delle Gole"
In prossimità del Cimitero di Gimigliano si diparte una mulattiera che scende sino alle rive del fiume attraversando campagne dalla particolare flora affiorante dalle rocce. Fitta e ombrosa la vegetazione lungo il fiume che, nel tratto in questione, si incunea tra le alte rocce a formare caratteristici "canyons". Suggestivi i macigni e le pietre levigate disseminati lungo il corso delle acque.

^ su

ITINERARI

Itinerario n° 1  - Caronte-S. Mazzeo
L'itinerario sale lungo la valle del torrente Bagni fino alla piana di S. Mazzeo, dopo avere attraversato la frazione di Cantarelle e di Serra Castagna.  I luoghi mantengono intatto il loro aspetto selvaggio. 
I terreni, interessati da intensi fenomeni di dissesto idrogeologico, accentuano l'amenità dei luoghi. Si consigliano escursioni nel bosco della "Difesa" e nel parco del "Mitoio", dove si potrà osservare il recupero di una vecchia cava di pietra trasformata in anfiteatro. 

Itinerario n° 2  - Caronte-Acquafredda
Di tipo prevalentemente naturalistico con ampi scorci panoramici sulla piana di Lamezia Terme ed oltre; rilevante é anche l'interesse geologico della zona. 
In 13 Km. di percorso si sale da quota 200 a quota 1.000 m. slm. attraverso una serie di tornanti prospicienti la Piana di Lamezia e con la vista delle Isole Eolie.  Prende avvio dalle Terme di Caronte e si conclude nella frazione di Acquafredda posta ai margini del Monte Mancuso. 
Per gli escursionisti interessante sarà il percorso che da Vonio giunge a S. Maria. Da Acquafredda ci si può inoltrare nei rigogliosi boschi del Mancuso. 

Itinerario n° 3  - Gizzeria-Capo Suvero Monte Mancuso
Caratterizzato dal bellissimo paesaggio che si gode dalla partenza sino a sopra il centro abitato di Gizzeria. In circa 40 minuti si passa dalla costa alle ombrose faggete del Mancuso. I fichi, l'olivo e la macchia mediterranea sono i protagonisti sino a Gizzeria. Il castagno, l'ontano e il faggio ricoprono la parte montuosa. Si consiglia la visita del centro storico di Gizzeria, paese di origine albanese. 
Di interesse naturalistico i laghi d'acqua dolce e la macchia mediterranea che, fitta, ricopre ampi tratti di suolo.
Di interesse storico le torri di guardia di epoca spagnola. L'itinerario si può concludere nell'ostello del Mancuso. 

Itinerario n° 4  - Nicastro-Stazione di Carlopoli
Itinerario integrato che, oltre a toccare interessanti centri storici, passa per suggestive aree naturalistiche quali la faggeta di Condrò. Si sviluppa su una distanza di 28 Km. passando da quota 200 a quota 712 m. slm. 
Da visitare l'antico centro di Nicastro, la piccola frazione rurale di Vaiola ed il centro di Serrastretta. 
Il panorama é incantevole dalle parti di Accaria. Interessante l'artigianato del ferro e della ceramica a Lamezia Terme e del legno a Serrastretta.  Di interesse naturalistico l'orto botanico "Comuni" e la faggeta di Condrò suggestiva sia in estate che in inverno. 

Itinerario n° 5  - Falerna-Mancuso
Itinerario d'interesse storico - archeologico e naturalistico si snoda dalla costa alla vetta del Mancuso; in 25 Km. si passa da 5 m. a 1.172 m. slm. L'ambiente costiero é caratterizzato dagli ampi terrazzi marini che si affacciano sul Tirreno, già frequentati nell'antichità come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti, le ville e l'antico tracciato della strada consolare "Popilia". Interessanti i resti della grande villa rurale di epoca romana in cui si può osservare la suddivisione degli ambienti. 
Suggestiva la vegetazione caratterizzata dalla macchia mediterranea nella parte bassa e dalle rigogliose pinete e boschi di latifoglie a monte del centro abitato di Falerna. 

Itinerario n° 6  - Sambiase-S. Mazzeo
L'itinerario prende avvio dal centro storico di Sambiase e si inerpica per circa 9 Km fino al piano di S. Mazzeo attraversando popolose frazioni rurali quali Gabella, Acquadauzano. Il dislivello é di circa 700 m. passando da 200 a 945 m. slm. 
L'itinerario é interessante sotto l'aspetto antropologico e gastronomico. Ancora usato dalle anziane donne il tipico costume della "pacchiana". Da visitare la casa della "memoria" in cui sono raccolti attrezzi e utensili quotidiani di tempi remoti. 
Il dialetto, l'ospitalità, le tradizioni gastronomiche, la facilità di rapportarsi con la gente fa sì che i prodotti della terra (vino, olio, insaccati, pane) siano facilmente acquisibili direttamente dai consumatori. Vasto il panorama da Gabella che spazia sull'intera piana lametina. 

Itinerario n° 7  - Sambiase-Sanbate-Reventino
Partendo dal centro storico di Sambiase si raggiunge la vetta del Reventino attraversando numerose frazioni rurali dal caratteristico impianto urbanistico e dall'uso nelle costruzioni della pietra locale. 
L'itinerario evidenzia come l'antico isolamento di frazioni montane differenziava gli usi e i costumi di agglomerati tra loro distanti. Interessante L'orografia del territorio che permette viste su valli fluviali contornate da fitte vegetazioni e punteggiate dall'esistenza dei centri rurali e numerose case sparse. Da percorrere a piedi la zona del monte Reventino che offre spunti anche per escursioni all'interno di ombrosi boschi.

^ su

Itinerario n° 8 - Nocera Terinese-Monte Mancuso
Caratterizzato dallo splendido paesaggio, dalle testimonianze storico-archeologiche, dall'antico rito dei "vattienti" e dalla rigogliosa vegetazione. Prende avvio dalla marina di Nocera salendo attraverso Nocera Terinese, antico centro sovrastato dal convento dei Cappuccini. Dal bivio di Fangiano si sale sul terrazzo marino di Campo d'Arata per continuare attraverso la frazione di Gulieri fino al Piano di Stia e quindi inoltrarsi nei boschi di piano Carito fino al Mancuso. L'antica Terina, la via consolare Popilia, le torri di guardia costiere e l'antico centro storico offrono spunto per interessanti escursioni. 

Itinerario n° 9  - Martirano-Martirano Lombardo-S. Mazzeo
Si parte dall'antico borgo di Martirano posto su un crinale e dal quale, a seguito del terremoto del 1908, si originò il centro di Martirano Lombardo.  Evidenti ancora i segni di un florido passato testimoniato da antichi portali. Ancora in parte efficienti i numerosi mulini ad acqua lungo il torrente Mentaro.  Abbondanti e fresche le sorgenti che sgorgano lungo i torrenti. Suggestivi i percorsi nella zona circostante la frazione di Pietre Bianche che si inoltrano in fitti boschi di abeti e latifoglie. Piacevole la sosta a "Campo Bombarda", area attrezzata per trascorrere piacevoli giornate a contatto con la natura. 

Itinerario n° 10  - Miglierina-S. Pietro Apostolo Cicala-Carlopoli Stazione di Carlopoli

L'itinerario tocca una serie di piccoli centri arroccati sulle colline in cui si rivive l'ospitalità della gente del Sud. 
La strada attraversa fitti boschi costeggiando ampie valli fluviali. Il castagno é il protagonista assoluto che trova in Cicala un centro specializzato per la produzione di "pastille" e di suoi derivati. Il pane cotto a legna, il formaggio pecorino e il tipico salume "sopressata" garantiscono un gusto particolare all'escursione. 
Particolare interesse rivestono le rovine dell'antica Abbazia del Corazzo in cui dimorò Gioacchino da Fiore. 
Muniti di canne da pesca si possono percorrere i greti del fiume Corace e del fiume Amato.  

Itinerario n° 11  - Nicastro-Mercuri Platania Passo di Acquavona
L'itinerario costeggia per un lungo tratto la stretta e ombrosa gola che forma il torrente Piazza per poi inerpicarsi per raggiungere la frazione Mercuri. La strada scivola a mezza costa ai piedi del Reventino verso la frazione di Panetti per collegarsi a Platania da dove si prosegue lungo la S.S. 109 della Sila Piccola. La strada offre un'alternativa piacevole per raggiungere il passo di "Acquavona" attraverso campagne ricche di frutta. 
Suggestivo lungo il torrente Piazza soffermarsi sui vecchi mulini ad acqua. 
L'aria fresca, il pane ed il bellissimo paesaggio fanno di Platania una sosta obbligata verso la Sila. 

Itinerario n° 12  - Motta S. Lucia Conflenti-Reventino

L'itinerario ripercorre antichi tratturi nel passato utilizzati da briganti che in queste contrade spadroneggiavano. 
Tappa d'obbligo il centro di Conflenti, paese arroccato sulla collina, dalla bellissima pietra verde, dove sorge il Santuario della Madonna S.S. della Quercia o di Visora, meta di affollatissimi pellegrinaggi. 
Ancora vivo l'artigianato del tessuto e dei cesti con lamine di legno di castagno. Consigliabile da Motta una lunga escursione a cavallo fino alla piana di Decollatura. Sempre a Motta é interessante visitare l'antico borgo di Casal D'Aquino del tutto abbandonato. 

Itinerario n° 13  - Tiriolo-Gimigliano Madonna di Porto
L'itinerario offre diversi aspetti interessanti. Estremamente interessante la visita all'Antiquarium, al centro storico e alla necropoli di Tiriolo. Ricco e variopinto il costume tipico ed i ricami dei due paesi. La particolarità geologica della zona con le antiche miniere di ferro e le cave di pietra rosa saranno certamente motivo di interessanti osservazioni. Suggestive per la loro bellezza le gole del Corace. 
Da Gimigliano, dal particolarissimo impianto urbanistico, si prosegue sino al Santuario di Madonna di Porto, meta di continui pellegrinaggi. 

Itinerario n° 14 - Lamezia Terme-Platania-Decollatura Soveria Mannelli
L'antica strada per raggiungere la Sila sale tortuosa da Lamezia Terme fino a Soveria Mannelli. 
Le fresche sorgenti, il verde dei boschi nonchè l'abbondante produzione di prodotti tipici tra cui prevale il fungo porcino, caratterizzano l'altopiano di Decollatura e Soveria. Punto nevralgico dell'itinerario il passo di Acquavona da cui si dipartono numerosi percorsi verso Monte Reventino e la faggeta di Condrò alla ricerca di funghi e di fragoline selvatiche. 

Itinerario n° 15 - Piano Carito Falerna Paese-Marina
Permette di raggiungere da Monte Mancuso il mare seguendo un percorso alternativo a quello di Nocera o di Gizzeria. La strada, inizialmente in terra battuta si dirama attraverso fitti boschi di conifere scendendo verso i terrazzi marini di Stia, Polpicello e Pian delle Vigne offrendo costantemente un panorama ampissimo. Diversi punti per scorgere con nitidezza le isole Eolie. Una sosta meritano i resti della villa romana di Pian delle Vigne in prossimità della quale sbocca l'antica via consolare Popilia. Più in basso Castiglione, antico borgo medioevale, residenza dei principi D'Aquino. Infine il litorale con gli ampi arenili e le limpide acque.

^ su

-

[ LA COMUNITA' MONTANA ] - [ CONTATTACI ] - [ HOME PAGE ]